il ratto delle favine
Posted by Aurelia in #glutenfree, #lofamosano, spring on 1 aprile 2014
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Eravamo rimasti all’operazione sgombero urgente dispense causa arrivo primavera e del suo carico di primizie. Di fave nella fattispecie. Modelli incontrastati di leadership primaverile. Si narra che – tra i legumi- siano le meno caloriche in assoluto; come per le lenticchie ed i fagioli.
Rispetto a quest’ultimi, sono qualitativamente superiori in termini proteici anche se quantitativamente inferiori. Contengono, all’incirca, il 5% di proteine, il 5% di fibre, il 4,5% di carboidtati e pochissimi grassi (0,4%); il restante 84 % è costituito da acqua. Sono ricche di ferro, potassio, magnesio, rame, selenio e moltissime vitamine, soprattutto acido ascorbico. E’ doveroso ricordare che con la cottura, come peraltro per tutti i legumi, la maggior parte delle vitamine e dei sali minerali viene perduta. Anche il processo dell’essiccazione altera la componente vitaminica e minerale. Per la ricchezza in ferro, sembra che il consumo di fave sia utile per contrastare l’anemia.Chiudo qui con i cinque minuti nutritivi-propagandistici di oggi.
Fave e pecorino sono un abbinamento scontato, abusato, ma rinunciare alle fave crude (rubate all’orto di famiglia) in insalata, lasciate che ve lo dica, significa non volersi bene. Olio extravergine, (se volete pepe appena macinato), poco sale, un’idea di balsamico di modena IGP e pecorino (di quello serio) a scaglie per condire le fave private della buccia esterna. Archiviamo bene l’indimenticabile sapore se pensiamo di prepararla una volta sola in questa stagione.